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🗞️Tonnellate di rifiuti diretti in Africa nei container: il maxi-sequestro nel porto di Marina di Carrara

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Tonnellate di rifiuti diretti in Africa nei container: il maxi-sequestro nel porto di Marina di Carrara

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2024-04-05 - F. Q. (from Il Fatto)

Ottantadue tonnellate di rifiuti non dichiarati diretti in Africa nascosti in un container di abiti usati. È quanto sequestrato al porto di Marina di Carrara dalla Guardia di Finanza: le indagini sono iniziate nel corso di un controllo di routine eseguito nei confronti di un container di rifiuti tessili diretto in Tunisia, che destava sospetti […] L'articolo Tonnellate di rifiuti diretti in Africa nei container: il maxi-sequestro nel porto di Marina di Carrara proviene da Il Fatto Quotidiano.

Ottantadue tonnellate di rifiuti non dichiarati diretti in Africa nascosti in un container di abiti usati. È quanto sequestrato al porto di Marina di Carrara dalla Guardia di Finanza: le indagini sono iniziate nel corso di un controllo di routine eseguito nei confronti di un container di rifiuti tessili diretto in Tunisia, che destava sospetti a causa dell’eccessivo peso. Da un esame preliminare è emerso che il container non conteneva solo abiti usati, come indicato nei documenti di accompagnamento, ma anche altro materiale di scarto. Dai controlli è emerso che conteneva anche altri rifiuti non dichiarati: materie plastiche, pellame e rifiuti elettrodomestici. L’operazione è stata condotta con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l’Arpat. Il rappresentante legale della società pratese esportatrice è stato denunciato per i reati di gestione e traffico di rifiuti previsti dal Testo Unico in materia Ambientale. Gli accertamenti sono stati estesi anche ad altri tre container che presentavano caratteristiche comuni: medesima società speditrice, stesso contenuto dichiarato e medesimo Paese di destinazione. Anche all’interno di questi container vi erano, oltre ad abiti dismessi, altri rifiuti, costituiti da vecchi elettrodomestici, scarpe e giocattoli, per l’esportazione dei quali era necessaria una diversa procedura. La Procura della Repubblica di Massa, che ha convalidato il sequestro, ha poi disposto la bonifica dei rifiuti e il successivo dissequestro subordinato al regolare smaltimento degli stessi. Le indagini si sono concluse con il sequestro penale di 82,5 tonnellate di rifiuti frammisti, contenuti all’interno di 4 container. L'articolo Tonnellate di rifiuti diretti in Africa nei container: il maxi-sequestro nel porto di Marina di Carrara proviene da Il Fatto Quotidiano.

[Italy] 🌎 https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/05/tonnellate-di-rifiuti-diretti-in-africa-nei-container-il-maxi-sequestro-nel-porto-di-marina-di-carrara/7502272/

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Title: Tonnellate di rifiuti diretti in Africa nei container: il maxi-sequestro nel porto di Marina di Carrara
Summary: Ottantadue tonnellate di rifiuti non dichiarati diretti in Africa nascosti in un container di abiti usati. È quanto sequestrato al porto di Marina di Carrara dalla Guardia di Finanza: le indagini sono iniziate nel corso di un controllo di routine eseguito nei confronti di un container di rifiuti tessili diretto in Tunisia, che destava sospetti […]
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Ottantadue tonnellate di rifiuti non dichiarati diretti in Africa nascosti in un container di abiti usati. È quanto sequestrato al porto di Marina di Carrara dalla Guardia di Finanza: le indagini sono iniziate nel corso di un controllo di routine eseguito nei confronti di un container di rifiuti tessili diretto in Tunisia, che destava sospetti a causa dell’eccessivo peso. Da un esame preliminare è emerso che il container non conteneva solo abiti usati, come indicato nei documenti di accompagnamento, ma anche altro materiale di scarto.
Dai controlli è emerso che conteneva anche altri rifiuti non dichiarati: materie plastiche, pellame e rifiuti elettrodomestici. L’operazione è stata condotta con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l’Arpat. Il rappresentante legale della società pratese esportatrice è stato denunciato per i reati di gestione e traffico di rifiuti previsti dal Testo Unico in materia Ambientale. Gli accertamenti sono stati estesi anche ad altri tre container che presentavano caratteristiche comuni: medesima società speditrice, stesso contenuto dichiarato e medesimo Paese di destinazione.
Anche all’interno di questi container vi erano, oltre ad abiti dismessi, altri rifiuti, costituiti da vecchi elettrodomestici, scarpe e giocattoli, per l’esportazione dei quali era necessaria una diversa procedura. La Procura della Repubblica di Massa, che ha convalidato il sequestro, ha poi disposto la bonifica dei rifiuti e il successivo dissequestro subordinato al regolare smaltimento degli stessi. Le indagini si sono concluse con il sequestro penale di 82,5 tonnellate di rifiuti frammisti, contenuti all’interno di 4 container.
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Author: F. Q.
PublishedDate: 2024-04-05
Category: Italy
NewsPaper: Il Fatto
Tags: Cronaca, Africa, Traffico di Rifiuti, Tunisia
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L'articolo Tonnellate di rifiuti diretti in Africa nei container: il maxi-sequestro nel porto di Marina di Carrara proviene da Il Fatto Quotidiano.

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Ottantadue tonnellate di rifiuti non dichiarati diretti in Africa nascosti in un container di abiti usati. È quanto sequestrato al porto di Marina di Carrara dalla Guardia di Finanza: le indagini sono iniziate nel corso di un controllo di routine eseguito nei confronti di un container di rifiuti tessili diretto in Tunisia, che destava sospetti a causa dell’eccessivo peso. Da un esame preliminare è emerso che il container non conteneva solo abiti usati, come indicato nei documenti di accompagnamento, ma anche altro materiale di scarto.

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Dai controlli è emerso che conteneva anche altri rifiuti non dichiarati: materie plastiche, pellame e rifiuti elettrodomestici. L’operazione è stata condotta con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l’Arpat. Il rappresentante legale della società pratese esportatrice è stato denunciato per i reati di gestione e traffico di rifiuti previsti dal Testo Unico in materia Ambientale. Gli accertamenti sono stati estesi anche ad altri tre container che presentavano caratteristiche comuni: medesima società speditrice, stesso contenuto dichiarato e medesimo Paese di destinazione.

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Anche all’interno di questi container vi erano, oltre ad abiti dismessi, altri rifiuti, costituiti da vecchi elettrodomestici, scarpe e giocattoli, per l’esportazione dei quali era necessaria una diversa procedura. La Procura della Repubblica di Massa, che ha convalidato il sequestro, ha poi disposto la bonifica dei rifiuti e il successivo dissequestro subordinato al regolare smaltimento degli stessi. Le indagini si sono concluse con il sequestro penale di 82,5 tonnellate di rifiuti frammisti, contenuti all’interno di 4 container.

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