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<p>Mentre la situazione umanitaria a Gaza continua a peggiorare, e varie ong si trovano costrette a sospendere la distribuzione di aiuti nella Striscia, le associazioni tornano a invocare il cessate il fuoco. “Gli Stati devono ora intraprendere azioni urgenti per garantire l’attuazione immediata di un cessate il fuoco permanente ed esplorare tutte le opzioni disponibili […]</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/gli-stati-intervengano-per-garantire-limmediato-cessate-il-fuoco-a-gaza-13-organizzazioni-umanitarie-lanciano-lallarme/7500431/">“Gli Stati intervengano per garantire l’immediato cessate il fuoco a Gaza”: 13 organizzazioni umanitarie lanciano l’allarme</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
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<p>Mentre la <strong>situazione</strong> umanitaria a <strong>Gaza</strong> continua a peggiorare, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/02/gaza-dopo-lattacco-a-world-central-kitchen-le-ong-anera-e-project-hope-annunciano-lo-stop-agli-aiuti-impossibile-lavorare-in-sicurezza/7499552/" target="_blank" rel="noopener">e varie <strong>ong</strong> si trovano costrette a sospendere la distribuzione di aiuti nella Striscia</a>, le associazioni tornano a invocare il cessate il fuoco. “Gli <strong>Stati</strong> devono ora intraprendere <strong>azioni urgenti</strong> per garantire l’attuazione immediata di un <strong>cessate il fuoco</strong> permanente ed esplorare tutte le opzioni disponibili per <strong>proteggere i civili</strong>, in linea con i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani”. A chiederlo sono <strong>13 Organizzazioni umanitarie</strong> e per i diritti umani, tra cui <strong>Save the Children, Amnesty International, ActionAid International e Oxfam International,</strong> che insieme lanciano l’allarme: <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/25/lonu-adotta-la-prima-risoluzione-che-chiede-il-cessate-il-fuoco-a-gaza-applauso-dopo-lapprovazione-con-14-voti-a-favore-e-un-astenuto/7491241/" target="_blank" rel="noopener">nonostante il <strong>Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite</strong> abbia approvato la risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco immediato</a>, gli Stati devono ancora agire per garantirne l’applicazione e prevenire che il conflitto si espanda a <strong>Rafah</strong>, dove il primo ministro israeliano, <strong>Benjamin Netanyahu,</strong> ha più volte sottolineato che l’esercito è pronto a <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/31/siamo-pronti-a-operare-a-rafah-evacueremo-i-civili-netanyahu-non-si-ferma-fuori-sit-in-per-chiedere-le-sue-dimissioni/7497604/" target="_blank" rel="noopener">procedere con l’operazione di terra per portare a termine la missione di <strong>“sradicare Hamas”.</strong></a></p> <p>“Non esiste un <strong>piano di evacuazione fattibile</strong> o condizioni che possano proteggere i civili nel caso in cui un’incursione di terra dovesse essere portata avanti”, spiegano in una nota le associazioni. Per rispettare il divieto di trasferimento forzato e deportazione di civili previsto dal <strong>diritto internazionale umanitario</strong>, Israele è obbligato ad adottare ‘tutte le misure possibili’ per fornire ai civili evacuati beni di prima necessità per la sopravvivenza e garanzie di un ritorno sicuro e dignitoso una volta terminate le ostilità. Tali misure includono la <strong>garanzia di sicurezza e protezione adeguate</strong>, alloggi, acqua, servizi igienico-sanitari, assistenza sanitaria e nutrizione. Ma ad oggi, denuncia la nota, <strong>non esiste alcun posto del genere</strong> né all’interno né all’esterno di Gaza.</p> <p>Le forze israeliane nel corso dei mesi hanno <strong>attaccato</strong> aree che in precedenza avevano definito “<strong>sicure</strong>”, come <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/02/14/profughi-di-rafah-cacciati-nel-deserto-di-al-mawasi-ecco-il-piano-poco-umanitario-di-israele/7446239/" target="_blank" rel="noopener"><strong>Al-Mawasi</strong>, dove non esistono <strong>infrastrutture</strong>, non ci sono l’acqua e l’elettricità, non ci sono case</a>. E dove gli attacchi “hanno ucciso <strong>almeno 28 persone</strong>, mentre le forze di terra israeliane entravano e occupavano la <strong>zona settentrionale</strong>“. Inoltre gli attacchi, sottolineano le organizzazioni, hanno coinvolto anche gli <strong>operatori umanitari:</strong> <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/02/gaza-7-cooperanti-uccisi-drone-israeliano-idf-membro-hamas/7498454/" target="_blank" rel="noopener">l’ultimo episodio è l’attacco al convoglio dell’organizzazione umanitaria <strong>World Central Kitchen</strong>, che ha causato la morte di 7 cooperanti</a>. Ma anche i convogli umanitari, i rifugi e gli ospedali sostenuti dalle Organizzazioni. Una situazione che spinge le confederazioni e le ong a dubitare delle proposte del governo: “Le nuove proposte del governo israeliano di costringere i civili nelle cosiddette <strong>‘isole umanitarie’</strong> probabilmente fornirebbero un’altra <strong>falsa pretesa di sicurezza</strong> e spingerebbero invece i civili in aree piccole, ristrette e con scarse risorse dove rischiano di essere attaccati, sia che si trovino all’interno o all’esterno di queste ‘isole'”.</p> <p>L’allarme congiunto richiede quindi “l’interruzione immediata del <strong>trasferimento di armi</strong>, parti di ricambio e munizioni laddove vi sia il rischio che vengano utilizzate per commettere o agevolare <strong>gravi violazioni del diritto internazionale umanitario o dei diritti umani</strong>“, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/26/anche-la-francia-ha-continuato-a-inviare-armi-a-israele-dopo-il-7-ottobre-100mila-proiettili-usati-nella-strage-del-pane/7492377/" target="_blank" rel="noopener">portato avanti in questi mesi da molti paesi europei <strong>come la Francia</strong></a>. Perché, spiegano, “qualunque azione in meno non è semplicemente un fallimento. Qualunque azione in meno non rispetterà gli obblighi morali, umanitari e legali”. “Tutti gli Stati hanno l’obbligo di proteggere le popolazioni dai crimini di atrocità”.</p> <p>Dopo che il 31 marzo il gabinetto di guerra israeliano ha approvato i piani per le operazioni di terra nel<strong> governatorato più a sud,</strong> <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/02/negata-linviolabilita-delle-sedi-diplomatiche-il-raid-disraele-a-damasco-e-quasi-senza-precedenti-cosi-si-rischia-unaltra-escalation/7499165/" target="_blank" rel="noopener">e mentre il conflitto si espande con il pericoloso attacco senza precedenti in Siria contro un edificio dell’</a><strong><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/02/negata-linviolabilita-delle-sedi-diplomatiche-il-raid-disraele-a-damasco-e-quasi-senza-precedenti-cosi-si-rischia-unaltra-escalation/7499165/" target="_blank" rel="noopener">ambasciata iraniana a Damasco</a>,</strong> si rischia <strong>un’ulteriore escalation.</strong> Ma nonostante “alcuni stati abbiano espresso pubblicamente <strong>disapprovazione</strong>, le pressioni diplomatiche e le dichiarazioni internazionali non sono state finora sufficienti a produrre risultati e ad <strong>evitare l’incursione pianificata</strong>“, e l’offensiva dell’esercito di Israele non accenna a diminuire. “Tuttavia, esistono <strong>una serie di misure di protezione</strong> a disposizione degli Stati, che sono obbligati a rispettare e garantire il rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, come dimostrato in precedenza in altre crisi internazionali”.</p> <p><em>La nota congiunta si allinea alla petizione già lanciata da <strong>Oxfam</strong>, un appello al governo italiano e ai leader europei a cui si può aderire su <a href="https://www.oxfamitalia.org/petizione-gaza/" target="_blank" rel="noopener">https://www.oxfamitalia.org/petizione-gaza/</a></em></p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/gli-stati-intervengano-per-garantire-limmediato-cessate-il-fuoco-a-gaza-13-organizzazioni-umanitarie-lanciano-lallarme/7500431/">“Gli Stati intervengano per garantire l’immediato cessate il fuoco a Gaza”: 13 organizzazioni umanitarie lanciano l’allarme</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
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--- !ruby/object:Feedjira::Parser::RSSEntry published: 2024-04-03 16:15:57.000000000 Z carlessian_info: news_filer_version: 2 newspaper: Il Fatto macro_region: Italy comments: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/gli-stati-intervengano-per-garantire-limmediato-cessate-il-fuoco-a-gaza-13-organizzazioni-umanitarie-lanciano-lallarme/7500431/#respond entry_id: !ruby/object:Feedjira::Parser::GloballyUniqueIdentifier is_perma_link: 'false' guid: https://www.ilfattoquotidiano.it/?p=7500431 title: "“Gli Stati intervengano per garantire l’immediato cessate il fuoco a Gaza”: 13 organizzazioni umanitarie lanciano l’allarme" rss_fields: - title - url - summary - author - categories - published - entry_id - comments - content - image author: F. Q. content: | <p>Mentre la <strong>situazione</strong> umanitaria a <strong>Gaza</strong> continua a peggiorare, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/02/gaza-dopo-lattacco-a-world-central-kitchen-le-ong-anera-e-project-hope-annunciano-lo-stop-agli-aiuti-impossibile-lavorare-in-sicurezza/7499552/" target="_blank" rel="noopener">e varie <strong>ong</strong> si trovano costrette a sospendere la distribuzione di aiuti nella Striscia</a>, le associazioni tornano a invocare il cessate il fuoco. “Gli <strong>Stati</strong> devono ora intraprendere <strong>azioni urgenti</strong> per garantire l’attuazione immediata di un <strong>cessate il fuoco</strong> permanente ed esplorare tutte le opzioni disponibili per <strong>proteggere i civili</strong>, in linea con i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani”. A chiederlo sono <strong>13 Organizzazioni umanitarie</strong> e per i diritti umani, tra cui <strong>Save the Children, Amnesty International, ActionAid International e Oxfam International,</strong> che insieme lanciano l’allarme: <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/25/lonu-adotta-la-prima-risoluzione-che-chiede-il-cessate-il-fuoco-a-gaza-applauso-dopo-lapprovazione-con-14-voti-a-favore-e-un-astenuto/7491241/" target="_blank" rel="noopener">nonostante il <strong>Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite</strong> abbia approvato la risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco immediato</a>, gli Stati devono ancora agire per garantirne l’applicazione e prevenire che il conflitto si espanda a <strong>Rafah</strong>, dove il primo ministro israeliano, <strong>Benjamin Netanyahu,</strong> ha più volte sottolineato che l’esercito è pronto a <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/31/siamo-pronti-a-operare-a-rafah-evacueremo-i-civili-netanyahu-non-si-ferma-fuori-sit-in-per-chiedere-le-sue-dimissioni/7497604/" target="_blank" rel="noopener">procedere con l’operazione di terra per portare a termine la missione di <strong>“sradicare Hamas”.</strong></a></p> <p>“Non esiste un <strong>piano di evacuazione fattibile</strong> o condizioni che possano proteggere i civili nel caso in cui un’incursione di terra dovesse essere portata avanti”, spiegano in una nota le associazioni. Per rispettare il divieto di trasferimento forzato e deportazione di civili previsto dal <strong>diritto internazionale umanitario</strong>, Israele è obbligato ad adottare ‘tutte le misure possibili’ per fornire ai civili evacuati beni di prima necessità per la sopravvivenza e garanzie di un ritorno sicuro e dignitoso una volta terminate le ostilità. Tali misure includono la <strong>garanzia di sicurezza e protezione adeguate</strong>, alloggi, acqua, servizi igienico-sanitari, assistenza sanitaria e nutrizione. Ma ad oggi, denuncia la nota, <strong>non esiste alcun posto del genere</strong> né all’interno né all’esterno di Gaza.</p> <p>Le forze israeliane nel corso dei mesi hanno <strong>attaccato</strong> aree che in precedenza avevano definito “<strong>sicure</strong>”, come <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/02/14/profughi-di-rafah-cacciati-nel-deserto-di-al-mawasi-ecco-il-piano-poco-umanitario-di-israele/7446239/" target="_blank" rel="noopener"><strong>Al-Mawasi</strong>, dove non esistono <strong>infrastrutture</strong>, non ci sono l’acqua e l’elettricità, non ci sono case</a>. E dove gli attacchi “hanno ucciso <strong>almeno 28 persone</strong>, mentre le forze di terra israeliane entravano e occupavano la <strong>zona settentrionale</strong>“. Inoltre gli attacchi, sottolineano le organizzazioni, hanno coinvolto anche gli <strong>operatori umanitari:</strong> <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/02/gaza-7-cooperanti-uccisi-drone-israeliano-idf-membro-hamas/7498454/" target="_blank" rel="noopener">l’ultimo episodio è l’attacco al convoglio dell’organizzazione umanitaria <strong>World Central Kitchen</strong>, che ha causato la morte di 7 cooperanti</a>. Ma anche i convogli umanitari, i rifugi e gli ospedali sostenuti dalle Organizzazioni. Una situazione che spinge le confederazioni e le ong a dubitare delle proposte del governo: “Le nuove proposte del governo israeliano di costringere i civili nelle cosiddette <strong>‘isole umanitarie’</strong> probabilmente fornirebbero un’altra <strong>falsa pretesa di sicurezza</strong> e spingerebbero invece i civili in aree piccole, ristrette e con scarse risorse dove rischiano di essere attaccati, sia che si trovino all’interno o all’esterno di queste ‘isole'”.</p> <p>L’allarme congiunto richiede quindi “l’interruzione immediata del <strong>trasferimento di armi</strong>, parti di ricambio e munizioni laddove vi sia il rischio che vengano utilizzate per commettere o agevolare <strong>gravi violazioni del diritto internazionale umanitario o dei diritti umani</strong>“, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/26/anche-la-francia-ha-continuato-a-inviare-armi-a-israele-dopo-il-7-ottobre-100mila-proiettili-usati-nella-strage-del-pane/7492377/" target="_blank" rel="noopener">portato avanti in questi mesi da molti paesi europei <strong>come la Francia</strong></a>. Perché, spiegano, “qualunque azione in meno non è semplicemente un fallimento. Qualunque azione in meno non rispetterà gli obblighi morali, umanitari e legali”. “Tutti gli Stati hanno l’obbligo di proteggere le popolazioni dai crimini di atrocità”.</p> <p>Dopo che il 31 marzo il gabinetto di guerra israeliano ha approvato i piani per le operazioni di terra nel<strong> governatorato più a sud,</strong> <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/02/negata-linviolabilita-delle-sedi-diplomatiche-il-raid-disraele-a-damasco-e-quasi-senza-precedenti-cosi-si-rischia-unaltra-escalation/7499165/" target="_blank" rel="noopener">e mentre il conflitto si espande con il pericoloso attacco senza precedenti in Siria contro un edificio dell’</a><strong><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/02/negata-linviolabilita-delle-sedi-diplomatiche-il-raid-disraele-a-damasco-e-quasi-senza-precedenti-cosi-si-rischia-unaltra-escalation/7499165/" target="_blank" rel="noopener">ambasciata iraniana a Damasco</a>,</strong> si rischia <strong>un’ulteriore escalation.</strong> Ma nonostante “alcuni stati abbiano espresso pubblicamente <strong>disapprovazione</strong>, le pressioni diplomatiche e le dichiarazioni internazionali non sono state finora sufficienti a produrre risultati e ad <strong>evitare l’incursione pianificata</strong>“, e l’offensiva dell’esercito di Israele non accenna a diminuire. “Tuttavia, esistono <strong>una serie di misure di protezione</strong> a disposizione degli Stati, che sono obbligati a rispettare e garantire il rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, come dimostrato in precedenza in altre crisi internazionali”.</p> <p><em>La nota congiunta si allinea alla petizione già lanciata da <strong>Oxfam</strong>, un appello al governo italiano e ai leader europei a cui si può aderire su <a href="https://www.oxfamitalia.org/petizione-gaza/" target="_blank" rel="noopener">https://www.oxfamitalia.org/petizione-gaza/</a></em></p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/gli-stati-intervengano-per-garantire-limmediato-cessate-il-fuoco-a-gaza-13-organizzazioni-umanitarie-lanciano-lallarme/7500431/">“Gli Stati intervengano per garantire l’immediato cessate il fuoco a Gaza”: 13 organizzazioni umanitarie lanciano l’allarme</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p> categories: - Mondo - Amnesty International - Gaza - Oxfam - Save the Children summary: | <p>Mentre la situazione umanitaria a Gaza continua a peggiorare, e varie ong si trovano costrette a sospendere la distribuzione di aiuti nella Striscia, le associazioni tornano a invocare il cessate il fuoco. “Gli Stati devono ora intraprendere azioni urgenti per garantire l’attuazione immediata di un cessate il fuoco permanente ed esplorare tutte le opzioni disponibili […]</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/gli-stati-intervengano-per-garantire-limmediato-cessate-il-fuoco-a-gaza-13-organizzazioni-umanitarie-lanciano-lallarme/7500431/">“Gli Stati intervengano per garantire l’immediato cessate il fuoco a Gaza”: 13 organizzazioni umanitarie lanciano l’allarme</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p> url: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/gli-stati-intervengano-per-garantire-limmediato-cessate-il-fuoco-a-gaza-13-organizzazioni-umanitarie-lanciano-lallarme/7500431/ image: https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2024/04/02/gaza-1200-12-1050x551.jpg
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