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<div>Una manifestazione in piazza della Rotonda, di fronte al Pantheon a Roma, e poi un’intera giornata di sciopero, giovedì, per ribadire la contrarietà alla possibile cessione dell’Agi al gruppo Angelucci da parte di Eni. I giornalisti dell’agenzia di stampa, supportati anche da Fnsi e Stampa Romana, così come dalle opposizioni Pd, M5s, Alleanza Verdi Sinistra, Azione e Più Europa, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/02/i-giornalisti-dellagi-in-piazza-contro-la-cessione-ad-angelucci-eni-e-partecipata-dallo-stato-e-cede-lagenzia-senza-un-bando-di-gara/7499343/" target="_blank" rel="noopener">sono scesi in piazza contro la decisione della società partecipata dal ministero dell’Economia</a>, che è in trattativa avanzata con gli Angelucci – editori anche di Libero, Il Giornale, Il Tempo e il Corriere dell’Umbria – per il passaggio di proprietà. Antonio Angelucci è anche deputato della Lega, un aspetto che allarma anche gli eurodeputati del Pd impegnati a sottoporre il caso alla Commissione Europea. Ma non solo. &#8220;Questa è una operazione che travalica il comune senso del pudore, in grande spregio di ogni logica di conflitto d&#8217;interessi&#8220;, ha accusato pure l&#8217;ex segretario dem Pier Luigi Bersani, intervenendo al presidio dell&#8217;agenzia Agi per la libertà di informazione. &#8220;Siete i minatori dell&#8217;informazione che vanno in cerca di materie prime, siamo con voi&#8221;, ha rivendicato, rivolgendosi ai giornalisti e alle giornaliste in presidio. Con lui in piazza anche una delegazione dem, con la capogruppo Chiara Braga e, tra gli altri, i parlamentari Andrea Orlando, Peppe Provenzano, Filippo Sensi, Walter Verini, il responsabile Informazione Sandro Ruotolo. </div>
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<div>&#8220;Siamo un Paese del G7? Una democrazia? In democrazia non dovrebbe accadere che un&#8217;azienda di Stato offra tramite trattativa privata un&#8217;agenzia di stampa a un parlamentare di maggioranza, la seconda del Paese. Una vergogna che contrasteremo in ogni modo&#8220;, ha attaccato il presidente M5s Giuseppe Conte. &#8220;Se l&#8217;Eni ha interesse a vendere questa agenzia lo faccia in modo trasparente, tramite una gara. L&#8217;operazione deve essere a vantaggio dell&#8217;intera comunità, non di un singolo parlamentare che fra l&#8217;altro sta già costruendo un monopolio nel campo dell&#8217;informazione, dato che controlla già tre testate giornalistiche. Questa concentrazione è assolutamente contraria all&#8217;interesse pubblico e una partecipata di Stato non può mettersi ad accrescere questa concentrazione&#8221;, ha continuato. Per poi intrattenersi con i cronisti in presidio: “Mi dicono, secondo indiscrezioni, che potrebbe essere Mario Sechi regista dell’operazione? Se così fosse ci metta la faccia. Ci piace la democrazia e la trasparenza, che ne parli pubblicamente se così fosse”. &#8220;L&#8217;Italia sul fronte del conflitto d&#8217;interessi e dell&#8217;autonomia dell&#8217;informazione ha già i suoi problemi. L&#8217;idea che Angelucci, parlamentare della destra già proprietario di un vasto gruppo editoriale, possa prendersi l&#8217;Agi dall&#8217;Eni è un fatto gravissimo che rischia di aggravarli pesantemente&#8221;, ha aggiunto pure il segretario di Sinistra italiana e deputato Avs Nicola Fratoianni. Presente al sit-in anche Carlo Calenda, segretario di Azione: &#8220;Le agenzie rischiano di diventare strumenti di lobby. Questa è una cosa disastrosa. La stampa libera è importante per una democrazia quanto lo è l&#8217;opposizione in Parlamento. Noi siamo con l&#8217;Agi anche per una questione di indipendenza&#8221;.</div>
L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/i-giornalisti-dellagi-in-piazza-contro-la-cessione-ad-angelucci-non-possiamo-appartenere-a-una-parte-politica-opposizioni-conflitto-dinteressi/7500243/">I giornalisti dell’Agi in piazza contro la cessione ad Angelucci: &#8216;Non possiamo appartenere a una parte politica&#8217;. Opposizioni: &#8216;Conflitto d&#8217;interessi&#8217;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.

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 appartenere a una parte politica’. Opposizioni: ‘Conflitto d’interessi’'
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author: Alberto Sofia
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 <div>Una manifestazione in piazza della Rotonda, di fronte al Pantheon a Roma, e poi un’intera giornata di sciopero, giovedì, per ribadire la contrarietà alla possibile cessione dell’Agi al gruppo Angelucci da parte di Eni. I giornalisti dell’agenzia di stampa, supportati anche da Fnsi e Stampa Romana, così come dalle opposizioni Pd, M5s, Alleanza Verdi Sinistra, Azione e Più Europa, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/02/i-giornalisti-dellagi-in-piazza-contro-la-cessione-ad-angelucci-eni-e-partecipata-dallo-stato-e-cede-lagenzia-senza-un-bando-di-gara/7499343/" target="_blank" rel="noopener">sono scesi in piazza contro la decisione della società partecipata dal ministero dell’Economia</a>, che è in trattativa avanzata con gli Angelucci – editori anche di Libero, Il Giornale, Il Tempo e il Corriere dell’Umbria – per il passaggio di proprietà. Antonio Angelucci è anche deputato della Lega, un aspetto che allarma anche gli eurodeputati del Pd impegnati a sottoporre il caso alla Commissione Europea. Ma non solo. &#8220;Questa è una operazione che travalica il comune senso del pudore, in grande spregio di ogni logica di conflitto d&#8217;interessi&#8220;, ha accusato pure l&#8217;ex segretario dem Pier Luigi Bersani, intervenendo al presidio dell&#8217;agenzia Agi per la libertà di informazione. &#8220;Siete i minatori dell&#8217;informazione che vanno in cerca di materie prime, siamo con voi&#8221;, ha rivendicato, rivolgendosi ai giornalisti e alle giornaliste in presidio. Con lui in piazza anche una delegazione dem, con la capogruppo Chiara Braga e, tra gli altri, i parlamentari Andrea Orlando, Peppe Provenzano, Filippo Sensi, Walter Verini, il responsabile Informazione Sandro Ruotolo. </div>
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 Una manifestazione in piazza della Rotonda, di fronte al Pantheon a Roma, e poi un’intera giornata di sciopero, giovedì, per ribadire la contrarietà alla possibile cessione dell’Agi al gruppo Angelucci da parte di Eni. I giornalisti dell’agenzia di stampa, supportati anche da Fnsi e Stampa Romana, così come dalle opposizioni Pd, M5s, Alleanza Verdi Sinistra, [&#8230;]
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